mentre invece per facebook questo non succede: si puo' tranquillamente visualizzare la homepage, ma non si puo' navigare nelle altre pagine. pero' tutti si sono muniti di software anti-censura (tanto che ormai etisalat, la maggiore compagnia emiratina di telecomunicazioni, ha bloccato anche il sito Anchor Free ed ho sentito gente che oggi provava ad accedervi smadonnare in aramaico antico), ma, anche con Hotspot, io non riesco ad aprire facebook (mentre invece, per scrupolo, ho provato Skype e funziona). comunque non vi dico i giri di telefonate tra expats per consigliarsi questo piuttosto che quello e per aggiornarsi (peggio del personal status ragazzi).
a questo punto pare non si tratti di censura, ma piuttosto di linee sovraccariche (da due giorni ed a qualsiasi ora? bah, strano!).
pero' a me la cosa scoccia come se si trattasse di censura perche' in questo paese, cosi' osannato dai nostri bravi manager e diplomatici, essa e' solo una delle mille restrizioni che gli expatriates incontrano. e allora, le vogliamo elencare? e si', dai, elenchiamo un po' di aneddoti su questo bel paese "libero e democratico" e cosi' "accogliente verso gli stranieri, senza dimenticare il rispetto per le proprie radici", come ce lo vogliono vendere i vari shuyukh e gli ambasciatori (tutti filo-americani). libero e democratico? un bel paio di coglioni! accogliente verso gli stranieri? almeno quanto un carcere di massima sicurezza.
innanzitutto potrei parlarvi della censura mediatica, che si esprime sia mediante il controllo dei quotidiani (le prime 5 pagine dedicate agli impegni mondani -inutili: di solito sono lettere, telefonate, incontri "volti a rafforzare i rapporti bilaterali tra gli eau e [inserire il nome di un qualsiasi stato del mondo conosciuto]" come dice l'espressione standard usata da al-ittihad, giornale filogovernativo in lingua araba, poi qualche notizia di politica interna ed estera -senza mai parlare, pero', dei crimini che avvengono all'interno del paese per non rovinare l'impressione che si tratti di un paradiso per ricchi polli) e del web (secondo le autorita', oltre 1000 siti sono bloccati e, nonostante ad agosto pareva dovessero essere sbloccati, il numero e' in aumento -cfr. Anchor Free). ma non lo faro'.
potrei continuare raccontandovi la "vita" che fanno coloro che la sfavillante dubai la stanno costruendo pezzo per pezzo, mattone dopo mattone, vetrata a specchio dopo vetrata a specchio, morte dopo morte, come avevo fatto in questo post sul blog di Wil o come avevo fatto di qua, di come i "diversamente ariani" vengano trattati in questo paese, usati, schiavizzati e poi gettati via come un kleenex sporco di merda in un cesso pubblico, di come la dignita' qui sia pari al tuo passaporto e direttamente proporzionale al tuo conto in banca e per chi, come accade di solito, viene privato del passaporto per lavorare, beh, ecco, la dignita' e' un bel problema. ma non avrebbe senso parlarne, qui ed ora poi.
oppure potrei dirvi che questo paese e' talmente ospitale verso gli expatriates che tutte le notizie di cronaca nera che hanno per protagonisti degli emiratini vengono abilmente sottaciute, mentre quelle cui si da' rilievo sono solo quelle aventi per protagonisti indiani, pakistani, afghani e bengalesi (cioe' gli unici che lavorano sul serio): l'anno scorso, facendo la rassegna stampa dei giornali in lingua araba, mi sono imbattuta in un trafiletto minuscolo che diceva piu' o meno "grossa operazione contro lo spaccio di droga porta al sequestro di una nave carica di hashish, cocaina ed eroina. il bravo comandante della polizia di dubai [nome] dice che la droga non era destinata agli emirati", mentre ad agosto di quest'anno tutte le prime pagine dei giornali mostravano la foto di 13 uomini afghani rei di importare droga nelle cassette della frutta (tra l'altro questi ultimi saranno condannati alla pena di morte alla fine del processo-farsa). eh, si', perche' qui la droga e' vietata in toto (ne sa qualcosa il ragazzo italiano che sta marcendo in carcere da piu' di due anni perche' aveva con se' uno sputo di hashish), ma stranamente il figlio di uno sheykh qualche anno fa e' morto di overdose.
e gli emiratini sono talmente ospitali che a dubai una donna e' morta perche' stava scendendo da un taxi e l'emiratino che era in coda dietro di lei si e' stufato e le e' passato sopra con il suo hummer davanti agli occhi del marito (qui la notizia da un giornale inglese e qui la versione di un giornale emiratino: notate la porcata di far passare per ubriaca una donna su cui uno e' passato sopra con l'hummer. tra l'altro ora l'avvocato difensore dell'emiratino invoca come scusante il fatto che uno dei passeggeri del taxi avrebbe fatto un gestaccio al povero 22enne omair abdullah eissa thani al thani mentre lui suonava il clacson... senza parole).
potrei anche dirvi che i non-musulmani devono ottenere una licenza per poter comprare alcolici e che se vengono trovati in possesso di alcolici senza avere la licenza possono andare in galera. ma nei club e nelle discoteche nessuno ti chiede una licenza quando ordini una birra, tant'e' vero che i musulmani bevono liberamente e tantissimi di loro muoiono (o provocano morti) sull'autostrada (gli incidenti stradali sono la principale causa di morte in questo paese, anche perche' tutti se ne fregano delle regole).
potrei spiegare inoltre che le donne qui giocano ad essere emancipate, che' le emiratine sono a capo di grandi imprese, ma, in realta', se lo sono e' perche' sono prestanome per i loro padri o mariti o fratelli perche' e' il nome che importa, che vengano da grandi famiglie, non la professionalita', che' tanto poi assumiamo un paio di europei a dirigere la ditta e ci pariamo il culo per la nostra incompetenza. e la societa' e' talmente libera ed aperta qui e le donne cosi' emancipate, che potrei anche dirvi che quasi tutti gli emiratini ancora fanno l'equazione donna occidentale=zoccola e si comportano di conseguenza. ma, d'altronde, perche' dovrei?
quindi non vi diro' queste cose, e me ne staro' zitta nel mio "paradiso" artificiale a far finta che questa sia la vita vera e ad aspettare che si risolva questo "caso facebook" che sta scombussolando me ed altre migliaia di expats che hanno bisogno di un aiuto per evadere, almeno virtualmente, da questa democrazia tarocca.
perche', checche' ne dicano gli psicologi, per alcune persone che vivono in determinati surrogati di realta', il web e' meglio della vita reale...
p.s.: scusate per il linguaggio piuttosto scurrile. e pensare che oggi volevo scrivere qualcosa di mieloso sulla mia famiglia!
13 comments:
Certo che cosi' incazzata ti ho letto raramente... Spero si risolva presto!
Sono senza parole:credo di essere una delle tante a cui il posto in cui vivi è stato descritto come paradisiaco,soprattutto da documentari e tg;e invece...ti ringrazio per aver detto come stanno le cose;ho imparato qualcosa di nuovo e triste ,purtroppo, anche oggi.
un caro saluto!
E pensare che gli UAE sembrano sempre come uno dei paesi Arabi piu` evoluti ed emancipati ma grazie alla tua testimonianza si capisce che questa e` probabilmente una facciata, l'impressione che il governo vuole dare del proprio Paese.
Grazie per averci aperto gli occhi e speriamo bene per Facebook...
e molto triste quello che ci racconti ma e lo spettro di una "certa" realtà...
note : gli emiratini qua ad ANTIBES con i loro mega yachts hanno quasi 2 volte alla settimana le loro nottate con tanto di "donnine occidentali" che fanno andare rigorosamente a prendere con taxi e scorta di bodyguards .
paese che vai ......
ps: grazie per i tuoi commenti sul mio blog, si la parola famosa e quella, ho espressamente levato una "N" giusto per "politesse" .
CIAO !!
Penso che la nozione moderna di democrazia andrebbe rivista in tutto il mondo, non è più che una misera etichetta...
Colgo il tuo fastidio, e ti sono solidale,,,
@ Coq:
forse perche' non mi conosci di persona! ;-)
@ Uhuru e Marco:
guardate, credo che tutti abbiano questa percezione "da favola" degli emirati (proprio per come ce li presentano i media). io stessa sono venuta qui semplicemente perche' volevo vedere se cio' che si diceva di questo paese tanto lodato fosse vero e, nel caso, vedere con i miei occhi dove stavano le "magagne" di un sistema che non mi aveva mai convinto troppo.
pero' devo dire che dopo un po' se ne ha abbastanza... davvero non riesco a capire gli europei che riescono a viverci per 15 anni e piu'...
comunque, grazie Marco. il "caso facebook" sembra risolto. ieri sono riuscita ad aprirlo con hotspot ed oggi si apriva tranquillamente: sara' stato un problema di connessioni (strano, comunque...)
@ Gitano:
guarda anch'io a Parigi ed al Cairo ho assistito a scene simili che coinvolgevano emiratini, sauditi e kuwaitini (ovviamente senza yacht in quel caso, ma comunque con il corollario di donnine "d'affari" di cui parli...) e ne ho sentite anche di peggiori (donne rapite al solo scopo di essere violentate e poi uccise, per esempio): e' proprio quello uno dei motivi per cui ho sempre desiderato vedere questa realta' con i miei occhi, per capire come vivessero queste persone nel loro paese e cosa li spingesse a tali azioni.
sulla "n" non volevo riprenderti
;-) il mio francese non e' a livelli tali da potermi ergere in cattedra...
@ Bra:
ti ringrazio e concordo con te al 100% sulla "questione democratica"
un abbraccio collettivo
clauds
Ma sai che solo ora ho realizzato che ti trovi A Dubai? Dai sono giustificato perchè ti ho scopetra da poco su!
Ma stai dicendo tutte cavolate! Sei influenzata dalla tua ideologia! Ti trovi in Paesi democratici, sono amici degli Usa questi, fanno parte anche loro dell'Impero Del Bene!
Ovviamente sai benissimo che scherzo! Ma le libere elezioni ci sono lì? Perchè so che nel Kuwait liberato non si vota da parecchio tempo...però magari mi sbaglio.
Hai vinto un premio:passa da me per ritirarlo,a presto!
@ L'Incarcerato:
eh si', effettivamente sono io che vedo le cose distorte a causa dell'ideologia... qua tutti gli expats sembrano essere contenti...
dai, comunque ti perdono per non aver ancora capito che sto quaggiu' ;-)
allora, in kuwayt non so esattamente come funzionino le cose, ma credo che ci siano elezioni perche' mi pareva di aver sentito che le donne finalmente (da pochi anni) possono votare... "libere" e' comunque un termine esagerato per la maggior parte dei paesi arabi.
qui, se ho ben capito, delle vere elezioni non esistono: lo stato degli eau e' una federazione ed ogni emirato e' uno stato a se stante con un governo a se stante (un po' come negli usa... non a caso) che pero' fa capo al governo cenrale di abu dhabi. ogni emirato ha una famiglia regnante e quindi l'emiro di ogni "stato" (emirato) proviene da quella famiglia ed il potere e' ereditario (di padre in figlio o di fratello in fratello, credo dipenda dall'eta', ma in generale l'emiro nomina il suo successore che infatti si chiama "principe ereditario"). inoltre, l'emiro di abu dhabi e' il capo dello stato, mentre l'emiro di dubai e' il vice-presidente e primo ministro (ruoli che si tramandano dalla fondazione dello stato, nel 1971). poi c'e' il concilio supremo degli emiri (che raggruppa i capi dei 7 emirati) ed ha il potere di eleggere il capo dello stato ed il vice-presidente (gli emiri di abu dhabi e dubai sono comunque gli unici ad avere diritto di veto all'interno del concilio, quindi...), che sono eletti per 5 anni, ma che non hanno limiti sul numero di mandati che possono assumere. poi c'e' un consiglio dei ministri composto di 40 membri eletti dal concilio supremo ed infine un parlamento, chiamato majlis, formato anch'esso di 40 membri (ogni emiro ha il potere di scegliere un certo numero di ministri in base a dimensione e popolazione del proprio emirato, quindi anche la' abu dhabi e dubai la fanno da padroni) eletti ogni due anni.
sulla guida di abu dhabi che mi avevano dato in ambasciata c'era scritto che nel 2006 ci sono state le prime elezioni, ma sinceramente non so dirti per cosa...
ah! ed ovviamente non sono ammessi partiti politici...
insomma, spero di essere stata esauriente...
@ Uhuru:
wow! troppo onore, grazie. adesso arrivo...
un abbraccio
clauds
Grazie Clauds per l'esauriente risposta, e ora vado a vedere di corsa il post che mi hai indicato!
Ciao!!
Ciao Clauds,
sono Manuel di ManuBlog. Tempo fa avevamo fatto uno scambio link,e ora, poichè ho cambiato sito ti volevo chiedere se potevi cambiare il mio indirizzo.
Sono passato da http://freemanu.blogspot.com a http://manublog.org.
Quando l'hai cambiato, dimmelo così ti aggiungo alla nuova lista di blog amici, ciao!
sorèèèèèèè
la tua famiglia può aspettare...meglio che fai conoscere il fantastico paradiso dove ti trovi... dove tutto è così idilliaco e fantastico e dove nulla è costruito... ;)
sorè...ti voglio bene :*
@ Manu:
sto cercando di linkare il nuovo blog, ma non so per quale strano motivo mi da' sempre errore (anche se digito correttamente).
spero che ripassi a leggere questo commento, perche' anche dal tuo vecchio blog non riesco ad arrivare su quello nuovo...
boh, misteri della tecnologia!
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