Thursday, November 13, 2008

Scuola di Vita


l'altro giorno leggevo questo post sul blog di Wil e mi hanno fatto riflettere (per non dire incazzare) i commenti di un certo utente anonimo che si firma "andrea".
li riporto in toto, in modo da "goderne" tutti:

1) l'8 novembre 2008 alle ore 19.37 Anonimo ha detto...
"non vedo perchè dica che c'è bisogno di una vittima perchè le forze dell'ordine intervengono.la violenza c'è già stata, di tutti coloro che hanno occupato scuole ed aule di studio impedendo a studenti che volevano seguire le lezioni di poterlo fare. studenti che pagano le tasse per questo servizio.fosse nelle polizia entrerei intimerei lo sgombro dei locali, qualora si riufiutassero di fare ciò che lo stato ha ordinato procederei con la rimozione forzosa dei manifestanti. li prendi di peso e li porti fuori, se qlcn reagisce, colpendo un agente delle forze dell'ordine, oltre a macchiarsi di un reato gravissimo, farei, senza esitare, scattare l uso delle manieri forti e violente nei confronti di quell'individuo, che ha infranto la legge, e di tutti colori che colpiranno gli agenti nel tentativo di difenderlo.anche se le toghe rosse invece di punire i soggetti applicheranno la pena più leggere che potranno, come al solito.andrea"

2) l'8 novembre 2008 alle ore 21.00 Anonimo ha detto...
"se io voglio andare a seguire una lezione per cui pago delle tasse per poterlo fare non c'è giustificazione accettabile per l impedimento provocato dai manifestanti. sono loro a infrangere la legge. oppure sono io che voglio solo seguire le lezioni per avere possibilità maggiori di superare gli esami e laurearmi il più in fretta possibile ?ma qua si pensa sempre alla mediocrità e non agli studenti migliori. questa riforma ha nei suoi ideali il premio agli ateneti e agli studenti migliori, giusto che sia cosi e, per me, giusto che chi non ha voglia di fare un caxxo e non passa gli esami paghi di più, se ci tengono tanto a fare l'università sarà un sacrificio che accetteranno.bisogna tornare ad un discorso incentrato su un università elitaria, fatta per i migliori, non fatta per studenti mediocri che non fanno altro che screditare il titolo stesso.andrea"

3) il 9 novembre 2008 alle ore 10.15 Anonimo ha detto...
"Se io sono contrario allo sciopero, e posso esserlo (oppure decidete voi cosa devo pensare?) non ho intenzione di perdere neanche un minuto di lezione per una cosa che non condivido, è un soppruso bello e buono, ma voi lo giustificate ?voi giustificate un reato come l occupazione di aule e relativo impedimento di seguire la lezione ?allora che si vada nelle case della gente a buttare le televisioni perchè non si segua mediaset, voi dareste ragione anche a questo.per mauro: che si laureino con voti bassi i figli dei ricchi non me ne frega niente. ma i figli di persone "normali" che saranno bravi e con voti alti, come te, non avranno problemi ad andare avanti con l università.ormai all'università si iscrivie chiunque, gente uscita col 65-70-75 dalle superiori che senza pensarci su tanto si iscrive, gente che si iscrive perchè non trova un lavoro o perchè non ha voglia di lavorare. invece dovrebbero iscriversi solo quelli veramente bravi, gente uscita con voti alti circa dall'85 in su, o anche 80.perchè tu non ti iscrivi sei non hai le capacità, va bene che adesso promuovono tutti o quasi, ma è questo andazzo che è sbagliato.poi ci ritroviamo con disoccupati o sottooccupati laureati, che tra l'altro si lamentano pure. La maggior parte di loro si è laureata con voti bassi, in ambiti con poco lavoro disponibile. Ad esempio uno che si laurea in storia, in lettere e filosofia ecc sa benissimo che avrà grosse difficoltà a trovare lavoro, allora se lo fai per passione va bene, ma nessuno deve pretendere un lavoro inerente. Ci pensavi prima di iscriverti. Perchè lo stato non può e non deve mantenere la gente. C'era sfilze di supplenti e professori di sostegno assunti solo per dare lavoro a questi laureati. Allora che lo stato si preoccupi anche di tutti i laureati o diplomati in ambiti tecnici, che solitamente trovano lavoro presso fabbriche, perchè non assumere anche questi per non far niente e preoccuparsi di farlo per i laureati in materie tipiche da insegnamento scolastico.Andrea"


ecco, e' questa la mentalita' dei giovani italiani che mi fa paura e che mi ha spinto a lasciare il paese che sento sempre meno mio.
anche perche', un paio di giorni dopo mi imbatto in questo post sul blog di LuCa, in cui alcuni commentatori si scagliano contro il titolare del blog per il semplice fatto di aver esercitato il suo diritto al dissenso, occupando pacificamente la sua scuola (insieme ad altri compagni) per protesta contro il decreto gelmini di riforma dell'istruzione.


non voglio entrare nel merito della questione "riforma gelmini" perche', seguendo la situazione italiana solo di sfuggita, non ho abbastanza elementi concreti per farlo (per es.: non ho mai letto effettivamente il decreto), ma sono dell'idea che una riforma il cui unico intento e' tagliare posti di lavoro e dare un'istruzione standardizzata, ma divisa per "classi economico-sociali", di certo non puo' far del bene al futuro del nostro paese. mi sembra che la strada imboccata gia' in precedenza da altri governi e sulla quale sta accelerando il ministro gelmini porti dritto dritto ad un'aziendalizzazione del sapere cosi' come lo intende la cultura americana e come l'ha presentato la scrittrice Naomi Klein in alcuni capitoli dell'ottimo No Logo.
ed e' sicuramente un male per la scuola italiana, che per decenni e' stata tra le migliori del mondo conosciuto.


in questo post voglio solo mostrare solidarieta' a LuCa ed a tantissimi altri ragazzi italiani che sono scesi nelle strade o si sono chiusi nelle aule (scolastiche ed universitarie) e spiegare a gente tipo l'anonimo-andrea che manifestare e' un diritto degli studenti e che "seguire le lezioni per avere possibilità maggiori di superare gli esami e laurearmi il più in fretta possibile" (!!!) senza imparare ad esercitare lo spirito critico e' la cosa piu' idiota che uno studente possa fare: la "mediocrita'" di cui parla lui nei commenti e' proprio quella di immagazinare nozioni in una corsa contro il tempo a chi prende la laurea piu' in fretta, senza farsi domande sul significato reale di tali nozioni e senza aprire la mente sul mondo circostante.
sono proprio quelli come te, caro "anonimo-andrea" a de-qualificare la laurea ed i laureati in genere!




nelle foto che seguono: L.A.S. "Giuseppe Misticoni" di Pescara (dicembre 2001)



di giorno...




... e di notte.




l'occupazione del 2001 credo sia stato uno dei momenti piu' belli della mia vita... 23 giorni in cui ho condiviso ideali e lotte con altri 300 ragazzi (sui 465 totali) della mia scuola, con i professori ed anche i bidelli.

quell'anno io ed il mio migliore amico N. eravamo rappresentanti d'istituto (insieme ad un altro ragazzo del IV anno) e, essendo tutti e due persone che cercano di guardare la realta' con occhio critico, abbiamo preso le distanze dalle solite occupazioni ed abbiamo deciso (insieme ad altri) di procedere con un' "assemblea permanente": certo, c'erano barricate davanti all'ingresso principale, ma a nessuno e' stato impedito di entrare a scuola dall'ingresso secondario ed anzi alcuni professori hanno continuato a fare lezione.

in realta' la maggior parte dei professori ha appoggiato la nostra protesta: con moltissimi di loro abbiamo organizzato incontri per discutere della riforma scolastica (allora era la riforma moratti) insieme a studenti e genitori (anche molti di loro erano dalla nostra parte), altri addirittura venivano a scuola la sera a portare viveri a noi occupanti.


nella palestra (che fungeva anche da aula magna) avevamo organizzato una mostra di nostri lavori sul tema dell'invasione americana all'Afghanistan (altro argomento scottante di quell'anno), nelle aule si facevano gruppi di studio sulla riforma moratti (si', ci siamo letti tutto il decreto, aiutati anche dalla professoressa di diritto) e sulla storia dell'Afghanistan (e' li' che e' nata la mia passione per quel paese), all'ingresso avevamo messo un banchettino per distribuire pezzi di lenzuolo bianchi contro la guerra e raccogliere fondi per sostenere Emergency (alla fine qualcosa abbiam tirato su e l'abbiamo consegnato personalmente a Teresa Sarti durante un incontro organizzato al palazzo della provincia...), abbiamo fatto circolare libri sulla storia della scuola italiana e spezzoni del suddetto No Logo, abbiamo dipinto striscioni e cartelloni per una manifestazione che ha raccolto 3000 studenti, abbiamo ospitato riunioni di tutti i rappresentanti d'istituto della provincia di Pescara per organizzare "la lotta", abbiamo organizzato una cena ed un dj-set per autofinanziarci (dopo piu' di 20 giorni non avevamo piu' una lira nemmeno per comprarci un panino, menomale che il pizzaiolo di un'altra scuola -mitico Massimo!- ci aveva iniziato a rifornire aggratis), abbiamo organizzato un cineforum, abbiamo fatto un collegamento radio con il ragazzi del Liceo Tasso di Roma (che in quel periodo facevano lo sciopero della fame), siamo andati a parlare nel programma Coca Scuola di Radio Citta'-Popolare Network, io volevo pure organizzare un incontro con Serafini del Manifesto e Pablo Echaurren (anche se poi non c'e' stata la possibilita')... e ci siamo pure divertiti, la sera, quando dicevamo buonanotte a quella merda di governo, asservito agli interessi di pochi padroni e che stava (come sta ora) rovinando il futuro nostro e di altri piu' o meno giovani studenti ed ex-studenti, e ci raccontavamo le nostre speranze davanti ad una bottiglia di vino (sempre gentilmente offerta da qualcuno ;-) che lo produceva e che non finiro' mai di ringraziare per avermi fatto "svegliare fuori").


tutto questo e' durato per 23 giorni... intervallati da due visite della digos e due sgomberi, ma abbiamo continuato e ci siamo ripresi il nostro spazio nella nostra scuola. quell'occupazione e' finita poco prima di natale, quando il preside ("dott. arch. alberto trivilino", non vi dico cosa penso di lui, senno' va a finire che mi becco un'altra denuncia. anzi no, ve lo dico: un verme, un grandissimo pezzo di merda frustrato che sa farsi bello solo perseguitando dei ragazzini) mi ha telefonato mentre ero in viaggio verso Foligno per un incontro di studenti di sinistra provenienti da tutta italia, per "informarmi" che la scuola era tornata sotto il suo totale controllo e minacciandomi di "aspettarmi provvedimenti". la mobilitazione pero' non e' finita e per tutto quell'anno abbiamo continuato ad informare i ragazzi sulla riforma e sulla situazione internazionale (con conferenze sul G8 di Genova, sull'Iraq, sull'Afghanistan, sulla "lotta al terrorismo" e sulla situazione israelo-palestinese) e a fare i gruppi di studio di pomeriggio.



tutto quello che ho descritto ci ha fatto male? ci ha fatto perdere tempo prezioso a scuola? no! a me (e credo a molti altri) e' servito per capire meglio come va l'italia, per capire che quando si lotta per un'idea si deve innanzitutto conoscerla ed essere coscienti di farlo nel modo che ci sembra piu' giusto e che non danneggia altri cittadini. a mio parere, l'occupazione di una scuola o di un'universita' non danneggia nessuno ed anzi e' un'occasione di crescita per i ragazzi che sempre piu' spesso vivono la scuola come un luogo di annientamento dell'essere e di standardizzazione conoscitiva di concetti astratti.



uno dei ricordi piu' belli in assoluto e' di quando abbiamo preso parte alla street parade studentesca organizzata a Pescara: il tg3 regionale ha ripreso i nostri striscioni ed ha intervistato alcuni studenti della mia scuola del I anno sul significato della manifestazione, dell'occupazione e della riforma moratti; ecco, i "nostri ragazzi" erano preparatissimi e ne sapevano molto piu' dei giornalisti. giuro che quando mi hanno raccontato la scena (io non l'ho potuta vedere purtroppo perche' eravamo ancora barricati a scuola) mi sono venute le lacrime agli occhi.

cosi' come mi sono venute quando, l'anno dopo essermi diplomata, sono tornata a scuola a ritirare il diploma e su un muro dell'aula 6 ho visto la scritta "C. e N., da quando ve ne siete andati voi questa skuola fa schifo".



anch'io vi ringrazio ragazzi, per tutto quello che m'avete dato quell'anno e per tutto quello che v'ho fatto passare con le mie idee del cazzo di fare i gruppi di studio! :-)




p.s.: la fine della vicenda ve la racconto tra un paio di giorni.

ah, e per chi volesse commentare che chi fa le occupazioni e' sempre uno che fa casino ed un ignorante posso rispondere presentando il mio "educational record" dalle elementari fino alla laurea e posso dire che, mentre chi quell'anno e' rimasto in classe adesso sta lavorando come estetista o sta ancora cercando di finire la facolta' di architettura a Pescara, la maggior parte di quelli che vi hanno contribuito attivamente adesso vivono all'estero e lavorano in campo artistico, cinematografico e pubblicitario. e non mi si venga a dire che siamo figli di papa', che' la mia famiglia e' quanto di piu' piccoloborghese possa esistere (anzi, se l'italia continua di 'sto passo, tra un po' ci inseriranno di diritto -insieme a molti altri- nel piu' famoso dei quadri di Pellizza da Volpedo).



PECCHE' NU SEM' NU! ;-)

MI MANCATE RAGAZZI...