Monday, August 4, 2008

A Modest Proposal


Non so se qualcuno la' fuori ha letto "Il libraio di Kabul" (o come diavolo l'hanno chiamato in italiano) della reporter norvegese Åsne Seierstad: vabbe', a me non e' piaciuto molto... infatti non lo consiglio mai ;-)

Comunque, il libraio in questione ha un nome reale (in tutti e due i sensi: "Shah" in farsi significa "re"), Shah Muhammad Rais, ed un volto (quello della foto qui sotto). Inoltre ha anche un sito Internet, http://www.shahmbookco.com/home/home.sxw.html, da cui si possono acquistare libri online.


Shah Muhammad Rais non e' solo un libraio, ma anche un filantropo (che pero' tiene sempre a mente il business...): nel 2002 ha iniziato a lavorare ad un progetto per vendere libri nelle parti piu' remote dell'Afghanistan tramite un autobus (una specie di "libreria itinerante") in modo da far risparmiare tempo e denaro a chi avesse bisogno di comprare un libro pur non abitando a Kabul. Infatti, come penso tutti immaginino, in Afghanistan non ci sono molte librerie e spesso neanche le scuole nei distretti piu' remoti hanno biblioteche e libri per gli studenti.
Non essendo riuscito ad avere fondi dalle ONG straniere coinvolte in progetti culturali o educativi, Shah Muhammad Rais ha comprato lui stesso un autobus e, con oltre 20.000 volumi, si e' spinto nelle province settentrionali nel 2006, ma le continue violenze e l'instabilita' delle province meridionali ed orientali l'hanno spinto a fermarsi nella sua impresa.


Shah Muhammad Rais afferma di possedere circa un milione di libri in varie lingue, la piu' grande collezione di libri sull'Afghanistan al mondo.


Ho letto ieri sul blog del giornalista Pino Scaccia
http://kabul.splinder.com/ (vi invito a visitarlo, nonostante io non condivida alcune posizioni che ho trovato espresse... ma e' interessante davvero e, ovviamente, informato) che i soldati italiani hanno costruito con i fondi del Ministero della Difesa italiano una biblioteca a Surobi, nell'est dell'Afghanistan (potete leggere l'articolo di Scaccia a questo link: http://kabul.splinder.com/post/17983820/La+biblioteca+di+Surobi).


Ora, io non voglio disquisire di cosa pensi della missione in Afghanistan, se la trovi giusta o meno, ecc, pero' mi e' venuta in mente un'idea stupida e provo a buttarla la': perche' non costituire una specie di "Gruppo d'Acquisto" per comprare libri tramite il sito di Shah Muhammad Rais e mandarli nelle biblioteche, nelle scuole e nelle universita' afghane? Ho visto sul sito che i prezzi dei libri sono in dollari e non sono propriamente economici, ma comprare un libro a testa per noi non sarebbe un aggravio particolare, mentre per i ragazzi afghani sarebbe un dono prezioso (o almeno immagino!).


Ci sono diversi cose che potreste contestarmi:
- potreste dirmi che e' una cazzata mandare libri (come ha fatto A. quando mi ha proposto di andare a lavorare a Kabul ed io euforica ho detto "Si'! Potremmo aprire una scuola dove i bambini di tutte le etnie possano studiare gratuitamente!"... La sua risposta: "Mmmhhh, non mi sembra una buona idea considerando che i genitori non mandano i figli a scuola!"), cioe', io non so come sia la situazione realmente, se i libri possano essere d'aiuto anche in vista di un futuro piu' "roseo" e "pacifico"... pero'... tentar non nuoce! Al massimo ci rimettiamo 10/20 euro a testa...
- potreste obiettare che in questo modo faremmo la fortuna di quel capitalista di Shah Muhammad Rais, ma sinceramente io aiuterei volentieri qualsiasi tipo di business (oddio, magari non il traffico d'oppio...) in uno dei Paesi piu' poveri al mondo e distrutto da 30 anni (e sottolineo 30 anni) di guerre.
- potreste addurre problemi logistici... eheh lucky guys, in tal caso avremmo il supporto di A., l' "inviato cazzone", che vive a Kabul e potrebbe pensare a come far arrivare i libri alla destinazione prescelta. Oppure si puo' sempre contattare l'ambasciata italiana!


Io in ogni caso mandero un po' di libri (se non comprandoli da Shah Muhammad Rais, almeno vecchi libri in inglese e arabo - e qualcuno in farsi - che ho a casa). Mi farebbe piacere non essere sola...


Per favore, se siete interessati (o se avete idee/critiche/suggerimenti, anche se ritenete 'sta proposta 'na cazzata!), lasciate un commento qui sotto.
Uno da solo non puo' fare molto, ma come si dice "l'unione fa la forza".
Grazie!



You can say I am a dreamer/But I'm not the only one (J.L.)


p.s.: la foto di Shah Muhammad Rais l'ho presa dal sito The Survival Guide to Kabul (http://www.kabulguide.net/)