non so se avete mai letto Angeli di Solitudine di Jack Kerouac...
nel libro c'e' un haiku scritto da Kerouac (uno dei tanti):
Triste.
Triste.
Vuoto.
Triste.
Vuoto.
ecco, mi sento un po' cosi' dopo aver scritto il post precedente.
mi sento triste, si', a pensare a tante cose (i fatti, le sentenze, la morte di Carlo Giuliani, ma anche le strade che le nostre vite prendono senza che ce ne rendiamo conto...), ma soprattutto mi sento svuotata, come se tutto quello che avevo da dire ormai l'abbia detto.
ho tante idee, tante frasi, tante cose che voglio dire nei post, ma ad un certo punto mi blocco, non riesco a concretizzarle e si smaterializzano... che e' un po' quello che mi succede anche nella vita reale.
mi sento triste, si', a pensare a tante cose (i fatti, le sentenze, la morte di Carlo Giuliani, ma anche le strade che le nostre vite prendono senza che ce ne rendiamo conto...), ma soprattutto mi sento svuotata, come se tutto quello che avevo da dire ormai l'abbia detto.
ho tante idee, tante frasi, tante cose che voglio dire nei post, ma ad un certo punto mi blocco, non riesco a concretizzarle e si smaterializzano... che e' un po' quello che mi succede anche nella vita reale.
l'altro giorno ho buttato fuori tutti quei ricordi per la prima volta ed ora mi sento come se avessi regalato a qualcuno una cosa a me molto cara. era una specie di segreto...
c'ho pensato quando mia sorella nel commento ha scritto "quelle cose che non mi hai mai raccontato": e' vero, loro non sapevano nulla. nella mia famiglia non ne abbiamo mai parlato. mai. forse per rispetto, ma non mi hanno mai chiesto nulla. ed anche con i miei amici non se n'e' mai parlato. forse perche' in fondo non ci riuscivo. solo una volta avevo iniziato a raccontare qualcosa durante un incontro che avevamo organizzato a scuola, ma dopo un po' non sono riuscita a continuare.
sicuramente dallo schermo di un computer e' piu' facile, perche' nessuno puo' vedere le lacrime che rigano le tue guance e farti quella faccia da "poverina, quanto mi dispiace, non sai come ti compatisco" che mi ha sempre dato problemi a parlarne con gli altri.
non sono piu' tornata a Genova dal 21 luglio 2001, ma mi piacerebbe farlo. vorrei vedere se riuscirei a ricordare tutto il percorso fatto in quel venerdi' maledetto, vorrei vedere se tornare mi aiuterebbe a ricordare, ad aggiungere pezzi alla memoria frammentata che ho di quei due giorni terribili. io non ricordo molto, davvero. tutto cio' che ricordo l'ho scritto qui, ma ci sono ancora tanti pezzi che rimangono bui.
e' un segreto che condivide tanta gente, certo, non un segreto mio personale ed esclusivo, eppure continuo a pensare a quello che ho scritto ed al fatto di averlo scritto, quasi come se il fatto stesso di averlo scritto (scritto cosa, poi? ci sarebbero cosi' tante altre cose da dire) sia per me una seduta di terapia dallo psicanalista. come se finalmente fosse un problema risolto, almeno tra me e la mia coscienza.
e quindi mi sento vuota, oltre che triste.
e' un segreto che condivide tanta gente, certo, non un segreto mio personale ed esclusivo, eppure continuo a pensare a quello che ho scritto ed al fatto di averlo scritto, quasi come se il fatto stesso di averlo scritto (scritto cosa, poi? ci sarebbero cosi' tante altre cose da dire) sia per me una seduta di terapia dallo psicanalista. come se finalmente fosse un problema risolto, almeno tra me e la mia coscienza.
e quindi mi sento vuota, oltre che triste.
non ho palle per scrivere in questo momento, anche se avrei tante altre cose da dire. chissa', forse mi prendo una pausa. o forse pubblico qualche post che avevo preparato sull'Africa, o magari solo la canzone che continua a ronzarmi in testa in 'sti giorni...
boh, ci vediamo quando mi passa lo spleen.