Tuesday, November 4, 2008

Elogio dell'Amicizia da parte di una misantropa


e-mail di un amico (italiano) di Abu Dhabi: "In bocca al lupo, in groppa al riccio, in culo alla balena. Insomma break the leg. Stai tranquilla e non preoccuparti."

e-mail di un amico in Italia (che non sentivo da 5 anni e con cui ultimamente ho avuto uno scambio di e-mail. giuro che Facebook in questo caso non c'entra nulla!): "Spero che la vita ti abbia irrobustito bene e ti abbia imparato [sic] ad inquadrare le persone con mezzo secondo di sguardo; sono certo che stai sulla strada giusta perché ho sempre percepito in te una forza e caparbietà non comune:guarda sempre in profondità e non pentirti mai se il tuo sguardo acuto causerà imbarazzi."


io non ci credo che "siamo cio' che mangiamo". credo piuttosto che "siamo chi frequentiamo".

tante persone tra quelle che conosco e frequento ad Abu Dhabi probabilmente si sono fatte l'idea che io sia una misantropa.
ed in parte e' vero. nel senso che, se devo uscire con persone con cui non ho nulla in comune, preferisco stare a casa da sola, cosi' da "frequentare qualcuno che stimo". sono presuntuosa? boh, forse si'! ma la vita e' troppo breve per perder tempo ad uscire con gente con cui bere una birra e dire cinque parole in croce (solitamente "hai visto quella?" "eh si', che gnocca!").


e' successo qualche sera fa che la mia amica F. (cui, nonostante la mancanza di qualsiasi punto in comune con me, voglio bene perche' si e' sempre dimostrata un'amica ed e' una "cara ragazza" -per quanto confusa) mi ha chiamato dicendomi: "Noi stiamo andando a farci una carbonara a casa di D., poi ci trucchiamo ed andiamo al party di Halloween. Vieni?" "No, grazie F. Non mi va." "va bene, se non vuoi venire al party, vieni almeno a casa di D." "No, grazie. Non ne ho voglia. Divertitevi e salutami tutti." "ma dai, vieni! Anche ieri sei stata a casa, vieni cosi' almeno ti svaghi un po'!" "No grazie F., ti ripeto, non mi va di venire. E poi cosi' non mi svago..."
ed e' vero (che non mi svago), perche' sostanzialmente, le persone che frequento (poco) qui, in Italia non le frequenterei mai. anzi, probabilmente non le degnerei neppure di una parola.
perche'? perche' non abbiamo nulla in comune.

ne parlavo ieri sera con G., con cui mi trovo bene perche' anche a lui fa piacere discutere di alcuni temi che piu' o meno mi interessano ed andare un po' piu' in profondita' nei rapporti umani e che ha piu' o meno la mia stessa sensazione: ad Abu Dhabi viviamo in una societa' di plastica, dove anche i rapporti umani sono di plastica, una societa' per mediocri in cui chi osa "volare alto" e' un emarginato. [lungi da me pensare che io sia particolarmente intelligente o una che "vola alto", ma vi assicuro che la media delle persone qui e' "sottoterra" come dice G.]
allora, per non compromettermi moralmente, mi auto-emargino ed esco il minimo indispensabile per non esser tacciata di snobismo.



l'amicizia e' come un delfino.


con alcune persone il rapporto non puo' che essere superficiale, quindi il delfino nuota a pelo d'acqua.

con altre, il delfino capisce di poter andare piu' in profondita', ma c'e' sempre un limite che sa di non poter oltrepassare.

poi ci sono gli Amici con cui sa di potersi spingere alle profondita' piu' remote, e talvolta andare a fondo. ecco, a me ora mancano quegli Amici.


perche', ad Abu Dhabi, il mio delfino sfiora il pelo dell'acqua.



si capisce che ho nostalgia di casa?




p.s.: tutti 'sti delfini e non vi ho neppure parlato del nuovo Atlantis a Dubai... my bad! rimediero' presto, anche se sono sicura che con tutta la pubblicita' che hanno fatto, ne sapete piu' di me...


p.p.s.: oggi e' il compleanno di Stefania... TANTI AUGURI CARISSIMA!