Wednesday, October 15, 2008

Camerun: Tangentopoli all'africana


Nome Ufficiale: République du Cameroun – Republic of Cameroon
Capitale: Yaoundé
Superficie: 475.440 km²
Popolazione (2007): 16,6 milioni (fonte: World Bank)
Popolazione urbana (2006): 54,6% (fonte: Africa Economic Outlook 2007)
Tasso d'analfabetismo (2007): 32,1% (fonte: Africa Economic Outlook 2007)
Lingua: francese, inglese (ufficiali), ewondo, bulu, peul, bamileké, douala, bassa, camfranglais
Religione: Islamismo, Animismo, Cristianesimo
Gruppi etnici: Ewondo, Peul, Beti-Bulu, Bamileké, Douala, Bassa, Fulani, Arabi Shuwa, Pigmei… il Camerun viene chiamato anche "Africa in miniatura" per la sua grande varietà geografica e per il gran numero di gruppi etnici e linguistici (tra i 230 ed i 282 a seconda delle stime) presenti sul territorio
PIL (2007): 20,9 miliardi USD (fonte: IMF)
Indipendente dalla Francia dal 1° gennaio 1960 e dal Regno Unito dal 1° ottobre 1961
Capo di Stato: Paul Biya (dalle dimissioni dell'allora Presidente Ahmadou Ahidjo il 4 novembre 1982)
Wikipedia Link:
http://it.wikipedia.org/wiki/Camerun
Il Camerun viene spesso chiamato "Africa in miniatura" per la sua grande varietà geografica ed etnico-linguistica, che riproducono su scala minore quelle dell'intero continente africano.
Le somiglianze, però, non si fermano qui. Il Camerun, infatti, a livello nazionale presenta molte delle caratteristiche, positive e negative, dell'Africa. In campo politico, sociale ed economico.
A 74 anni, il Presidente Paul Biya sembra determinato a tenersi stretto il potere che detiene da ormai più di 25 anni. Il 31 dicembre scorso, nel corso del suo consueto discorso di fine anno, egli aveva infatti annunciato ai suoi compatrioti di non essere "insensibile" ai "numerosi appelli favorevoli ad una revisione della Costituzione che gli arrivano". Secondo l'articolo 6 del testo votato dall'Assemblea Nazionale il 14 gennaio 1996, l'attuale capo di Stato non potrà ripresentarsi nel 2011 al termine del suo secondo mandato. Al potere dal 1982, Paul Biya ha deciso che bisogna riesaminare le disposizioni costituzionali "che meriterebbero di essere armonizzate con i recenti passi in avanti del nostro sistema in modo da rispondere alle aspettative della grande maggioranza della nostra popolazione." E, grazie alla vastissima maggioranza di cui gode il suo partito, il Rassemblement Démocratique du Peuple Camerounais (RDPC), forte di 140 dei 180 scranni parlamentari, l'impresa si preannuncia piuttosto facile per l'anziano Presidente.
La politica camerunense vive un momento di scompiglio da quando, nel 2004, il Primo Ministro Ephraïm Inoni ha lanciato l'operazione anticorruzione "Épervier" (Sparviero), che ha già fatto cadere numerose teste importanti.
Negli Anni '80, la caduta del corso delle materie prime aveva provocato la crisi nel Paese, le cui esportazioni si basavano principalmente sui prodotti agricoli. Alcuni osservatori hanno però hanno stimato insufficiente questa spiegazione: dietro la caduta delle materie prime si nascondeva qualcosa d'altro, ovvero un certo lassismo nella gestione dei nuovi governanti, il cui arrivo al potere aveva coinciso con l'appropriazione illecita di fondi pubblici. A ciò si aggiungevano la svalutazione del franco CFA ed la doppia drastica riduzione dei salari, che riduceva di circa il 75% le entrate dei dipendenti della funzione pubblica. Ma il vero paradosso è stato che in quel momento preciso le auto di grossa cilindrata hanno iniziato a comparire nelle strade, le ville sono spuntate come funghi, dei nuovi quartieri lussuosi hanno visto la luce… come spiegare che tutto questo avveniva in piena crisi economica e che il miliardo era stranamente diventato la nuova unità di misura?
Come conseguenza, il Camerun ha vinto per due volte il poco onorevole titolo di "Stato più corrotto al mondo" assegnato dalla ONG Transparency International. Ed in effetti, la corruzione è diffusa a tutti i livelli dello Stato, dai funzionari più alti ai più bassi. Il 40% delle spese dello Stato non servono alla nazione, ma sono intascati da funzionari statali. Una parte delle entrate equivalente al 5% del PIL, ovvero circa 500 miliardi di franchi CFA (762 milioni di euro) andrebbe ogni anno nelle tasche di individui senza scrupoli.
Lo Sparviero ha scovato ed arrestato decine di alti dirigenti politici e finanziari ed imprenditori che non avevano esitato a ricevere "mazzette" ed alcuni di loro sono stati condannati fino a 50 anni di carcere.
Molti camerunensi però dubitano che questi arresti riducano il livello di appropriazione illecita di denaro, pratica diventata ormai endemica nel Paese da oltre 20 anni.
Un altro problema irrisolto del Camerun è il contenzioso che lo oppone alla Nigeria per la sovranità della Penisola di Bakassi, nelle acque ricche di petrolio del Golfo di Guinea. Quattordici anni dopo il generale Sani Abacha aveva lanciato le truppe federali all'assalto di queste isolette disputate al Camerun da mezzo secolo, il 21 agosto 2006 l'esercito nigeriano aveva finalmente evacuato Bakassi.
Il 10 ottobre 2002 la Corte Internazionale di Giustizia aveva emesso una sentenza in favore del Camerun, ma la Nigeria da allora ha moltiplicato le manovre dilatorie. È solo grazie ad una forte pressione internazionale che Yaoundé ha potuto ritrovare la sua sovranità su questa zona potenzialmente ricca di idrocarburi. La Nigeria ha dovuto cedere all'insistenza del Segretario Generale dell'ONU e del Dipartimento di Stato americano, ormai il vero gendarme del Golfo di Guinea, le cui riserve di idrocarburi, stimate a 24 miliardi di barili di greggio di buona qualità e di facile accesso, si inscrivono, molto logicamente, nella strategia energetica statunitense.
La situazione instabile non è ancora stata risolta e, a parte gli attacchi dei militanti del MEND (Movimento per l'Emancipazione del Delta del Niger), la Nigeria non ha ancora ufficialmente riconosciuto l'accordo su Bakassi.
Un forte peso per la crescita del Paese è l'insufficienza dell'offerta energetica, che è addirittura diventata una minaccia per l'ordine pubblico da quando una marcia organizzata nella città di Abong-Mbang (Est) il 17 settembre 2007 per il ristabilimento dell'elettricità è degenerata in scontri tra i manifestanti e le forze di polizia, causando la morte di due manifestanti. I black-out sono frequenti: uno smacco per un Paese che detiene il secondo potenziale idroelettrico dell'Africa Centrale dopo la Repubblica Democratica del Congo. Per questo, il governo ha messo a punto un nuovo piano energetico nazionale. Il Primo Ministro Inoni ha posato la prima pietra della centrale termica di Yassa, vicino Douala, il 17 marzo scorso: il progetto costerà 52 miliardi di franchi CFA e darà vita ad una centrale capace di produrre 86MW.
Questa è solo una delle possibilità che si prospettano al governo camerunense per aumentare l'offerta di un settore per ora tributario al 95% all'idrologia: il piano però è quello di diversificare il più possibile la produzione sfruttando le risorse di cui il Paese è ricco. Per esempio, il piano dettagliato dei tecnici governativi parla di un forte potenziale solare (che varia tra i 6,5kW/giorno/m² nella parte settentrionale del Paese ed i 4kW/giorno/m² nel sud). Inoltre, con 3 milioni di m³ di scarti del legno all'anno, le biomasse locali offrono una situazione energetica apprezzabile. Quanto all'eolico, i venti stagionali del Paese non offrono che soluzioni combinate ibride.
Con tutto questo potenziale, ovviamente i progetti non mancano.

Per la Mente (Libri):
Tels des astres éteints (Léonora Miano);
L'Intérieur de la nuit (Léonora Miano);
Contours du jour qui vient (Léonora Miano);
Afropean Soul (Léonora Miano);
The tragedy of Mr. No-Balance (Victor Musinga);
House of falling women (Rosemary Ekosso);
Verdict of the gods (Janet Ekaney);
No Turning Back: Poems of Freedom, 1990 – 1993 (Dibussi Tande, poesie: date un’occhiata al suo sito www.dibussi.com, molto interessante);
The day god blinked (Alobwed'Epie)


Per le Orecchie (Musica):
Manu Dibango
Sally Nyolo
Nelle Eyoum
Ekambi Brillant
Jean Bikoko
Mama Ohandja
Les Têtes Brulées
Koppo
Krotal
Lady B (questa è per Uhuru… dicono sia la Diam's camerunense)

Per gli Occhi (Cinema):
Les Saignantes (Jean-Pierre Bekolo - vi avviso: alcuni ne parlano benissimo, altri dicono faccia schifo. Io volevo vederlo quando ero a Parigi, ma finora ancora non ne ho avuto l'occasione...);
Sisters in Law (Florence Ayisi);
Une affaire de nègres (Osvalde Lewat);
Quartier Mozart (Jean-Pierre Bekolo);
Le complot d'Aristote (Jean-Pierre Bekolo);
Clando (Jean-Marie Teno);
Chocolat (Claire Denis)


Per il Cuore (Arte):
Samuel Fosso
Bili Bidjocka


Per la Bocca (Cibo):
Fufu (polpette di cassava o yam condite con delle salse);
Ndole (stufato di ndole - una pianta simile all'assenzio, arachidi e semi di melone. Può inoltre contenere carne, gamberi o cotenna di maiale);
Sangah (misto di mais, foglie di cassava e succo di palma);
Bobolo (cassava fermentata)



colonna sonora: Soul Makossa (Manu Dibango)