Saturday, November 8, 2008

Yes, we are different!


ci stiamo abituando a tutto in italia. ci stiamo abituando alle porcate di questo governo in materia di giustizia, istruzione, sanita', lavoro, immigrazione, ambiente, informazione... ci stiamo abituando ad un modo di pensare che non ha mai fatto parte della nostra cultura, ma che, a causa di vent'anni di martellanti messaggi mediatici, e' ormai entrato in tutte le case degli italiani. ci stiamo abituando a dichiarazioni che hanno del grottesco e del paradossale. ci stiamo abituando alla logica del "forte coi deboli, debole coi forti". ci stiamo abituando al razzismo.

l'ultima uscita di berlusconi sull'abbronzatura di obama e' stata solo l'ennesima cazzata uscita dalla bocca del nostro (sic) presidente del consiglio, ma ha avuto il merito di far scoppiare un caso a livello internazionale.
non che il fatto che venga insultato obama sia piu' grave del fatto che venga insultato un "negro" qualsiasi, ma almeno stavolta la cazzata e' stata di dimensioni cosi' enormi che ne hanno parlato tutti.
non avrei mai pensato di doverlo fare un giorno, ma stamattina ho inviato una mail al sito internat di obama, non perche' il fatto che sia stato insultato mi faccia star talmente male da non dormirci la notte, ma semplicemente per prendere le distanze (una volta di piu') da questo governo di ignoranti razzisti che io non ho votato. per dire al presidente statunitense (come se gliene fregasse qualcosa) che non tutti gli italiani si rispecchiano nelle parole e nella politica di quel buffone che ci ritroviamo a palazzo chigi.


a questo proposito, vi segnalo l'iniziativa, partorita da Il Russo e Silvano, contro il clima di razzismo generalizzato ed impunito che si sta diffondendo in italia e per dire al mondo






Siamo milioni di italiani e siamo invisibili.
Siamo milioni e non siamo volgari.
Siamo milioni e non siamo razzisti.
Siamo milioni e non abbiamo dimenticato la nostra storia.
Siamo milioni e non abbiamo dimenticato di essere di essere un popolo di emigranti.
Siamo milioni e non abbiamo dimenticato che eravamo dalla parte sbagliata nella seconda guerra mondiale.
Siamo milioni e siamo onesti e civili.
Siamo milioni e NON CI riconosciamo nelle parole del signor Berlusconi.
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO NON PARLA PER NOI - SI' NOI SIAMO DIFFERENTI



There are millions of us Italians and we are invisible.
There are millions of us and we are not vulgar.
There are millions of us and we are not racists.
There are millions of us and we have not forgotten our history.
There are millions of us and we have not forgotten that we are a people of emigrants.
There are millions of us and we have not forgotten that we were on the wrong side in the Second World War.
There are millions of us and we are honest and civil.
There are millions of us Italians who DO NOT recognize ourselves in Mr. Berlusconi's statements.
THE PRIME MINISTER DOES NOT SPEAK FOR US – YES, WE ARE DIFFERENT



Elezioni in vista in Ghana


Nome Ufficiale: Republic of Ghana
Capitale: Accra
Superficie: 238.540 km²
Popolazione (2007): 22,5 milioni (fonte: World Bank)
Popolazione urbana (2006): 47,8% (fonte: Africa Economic Outlook 2007)
Tasso d'analfabetismo (2007): 42,1% (fonte: Africa Economic Outlook 2007)
Lingua: inglese (ufficiale), gha, akan, dagaare, twi, gonja, ewe, dagbani, dangme, fante, kasem, nzema, gurma, grusi, hausa…
Religione: Islamismo, Animismo, Cristianesimo
Gruppi etnici: Akan, Dagomba, Ewe, Ashanti, Akwapim, Krobo, Guan, Gurma, Gurunsi, Mande-Busanga, Fulani, Hausa…
PIL (2007): 14,9 miliardi USD (fonte: World Bank e IMF)
Indipendente dal Regno Unito dal 6 marzo 1957
Capo di Stato: John Kofi Agyekum Kufuor (in carica dalle elezioni del dicembre 2000)
Wikipedia Link:
http://it.wikipedia.org/wiki/Ghana

Dove eravate il 3 febbraio 2008? Io me lo ricordo benissimo: ero al Ninar Café di Abu Dhabi con uno dei rappresentanti con cui lavoriamo, F., un ragazzo siriano molto simpatico, Sales Executive di una tipografia con cui abbiamo avuto una fruttuosa collaborazione per un annetto.
Davanti ad una bella tazza di the verde al gelsomino, F. cercava di spiegarmi che da parecchio tempo voleva dirmi di provare ad andare oltre l'amicizia perché sentiva che ero "la ragazza giusta" e che… beh, ecco… insomma era "in love with me". Tutto questo mentre io cercavo di guardare in TV la finale della African Cup of Nations, il Campionato Africano di Calcio (tipo i nostri Europei, insomma, solo che si svolgono ogni due anni), che quest'anno si è tenuto in Ghana, la patria delle Black Stars (vincitori di 4 Coppe d'Africa): Egitto-Camerun. E non vi dico che urlo ho mollato quando l'Egitto ha segnato, vincendo così il secondo Campionato Africano consecutivo (eh sì, avevo visto anche la finale del 2006, vinta ai rigori contro il Senegal). E non vi dico neanche quanto fosse incazzato F. quando gli ho spiegato che stavo con un ragazzo egiziano (in realtà mentivo, perchè erano già un paio di mesi che la storia era finita in un tripudio di grida, litigi e parolacce): "Ho sempre odiato gli egiziani, ma ora li odio ancora di più" mi ha detto con un'espressione sprezzante.
Giuro che all'epoca m'era dispiaciuto per F., un bravo ragazzo, così come mi era dispiaciuto per il Ghana che non era arrivato in finale, un Paese che prende il calcio molto seriamente, almeno quanto la politica.
Ed infatti, in questo periodo di euforia per le elezioni americane, quanti sanno quali altre elezioni si tengono nel mondo in questa fine di 2008? Diverse, tra cui le elezioni ghanesi che si terranno il 7 dicembre per eleggere un nuovo presidente ed un nuovo parlamento.
Il Ghana presenta un innegabile dinamismo economico ed una stabilità politica invidiata da numerosi Paesi della regione, un bilancio che il presidente John Kufuor non mancherà di evocare alla fine dell'anno, quando lascerà la sua carica al termine del suo secondo ed ultimo mandato. Dalla sua elezione nel 2000, il successore di Jerry John Rawlings ha progressivamente liberalizzato i settori strategici della vecchia Costa d'Oro, attirando in questo modo investimenti stranieri e riuscendo a mantenere un livello di crescita sostenuto – una media annuale del 6% dal 2004 – nonostante l'instabilità climatica e la crisi attraversata dal Volta River Authority, l'impresa statale incaricata di produrre e fornire l'elettricità.
Inoltre, nel corso dell'anno passato, una serie di buone notizie ha alimentato il morale del Paese, prima fra tutte la scoperta, nel giugno 2007, di un giacimento di petrolio al largo della costa occidentale ghanese di una capacità pari, secondo la britannica Tullow Oil, a 400 milioni di barili (due mesi più tardi, la stessa compagnia ha scoperto un altro giacimento tra il porto di Takoradi e la frontiera ivoriana, portando così la capacità delle riserve provate a 1,2 miliardi di barili). In attesa dello sfruttamento di questi giacimenti, il settore minerario, ed in particolare quello aurifero, che vede il Paese al secondo posto nel continente per produzione dopo l'Africa del Sud, continua a sostenere la bilancia commerciale. Un'altra notizia che fa prevedere un futuro economico più roseo per il Paese è il boom del settore del cacao, che nel 2007, con 700.000 tonnellate, si è attestato al secondo posto mondiale dopo la Costa d'Avorio.
Nonostante le buone prestazioni economiche e nonostante il Ghana sia al di sopra della media africana in termini di reti stradali ed elettriche, rimane molto indietro per quanto riguarda l'accesso all'acqua potabile, gli impianti igienici e la connessione internet e la Banca Mondiale ammette che il Ghana necessita di spendere in infrastrutture circa il 12% in più all'anno per la prossima decade. Sicuramente qualcosa con cui il nuovo Presidente della Repubblica dovrà confrontarsi.
Nonostante 9 partiti si siano registrati per partecipare alle elezioni, pare che gli unici contendenti con buone probabilità di vittoria siano il National Patriotic Party (NPP) al potere ed il National Democratic Party (NDC) fondato dall'ex-presidente Jerry John Rawlings, una figura populista ancora difficile da ignorare.
Il NPP mette in campo Nana Addo Dankwa Akufo-Addo, luminare in campo giuridico e finanziariamente ben dotato, figlio del secondo Presidente del Ghana William Akufo-Addo. Con un gran numero di importanti finanziatori dalla sua parte, il NPP sta facendo la miglior campagna possibile ed i suoi PR si stanno ancora una volta dimostrando tra i migliori del Paese, ma, nonostante la minore disponibilità economica, il NDC non è assolutamente tagliato fuori dalla corsa.
Fino a qualche anno fa, il NDC era il partito più brillante del Ghana. Sia detto a suo credito, Rawlings lasciò il Paese nel 2000 in uno stato molto migliore di come l'aveva trovato quand'era salito al potere con il colpo di Stato del 1981: ha lasciato al Ghana le forze armate più disciplinate dell'Africa Occidentale, istituzioni che funzionano bene come l'Electoral Commission e la Commission for Human Rights and Administrative Justice (CHIRAJ) e, last but not least, ha passato il potere all'opposizione in modo pacifico in seguito alle elezioni libere e democratiche del 2000, in cui non aveva potuto presentarsi perché la Costituzione proibisce un terzo mandato presidenziale ed in cui il suo delfino Mills correva contro John Kufuor, risultato vincitore. Un'altra eredità lasciata da Rawlings è la pletora di media di cui il Ghana gode attualmente. Insomma, Rawlings rimane uno dei pochi ex-presidenti golpisti dell'Africa che può girare liberamente per la strada senza il rischio di venire linciato dalla popolazione.
Ironicamente, la popolarità di Rawlings è una sorta di spada di Damocle che pende sulla testa del suo partito. Il candidato presidenziale del NDC, il Prof. John Atta Mills, era un eminente professore di legge e capo dell'Internal Revenue Service prima che Rawlings lo nominasse suo vice. Questo è il terzo tentativo di Mills alla presidenza, dopo aver perso due volte contro Kufuor nel 2000 e nel 2004. Diversamente dal suo accattivante e loquace ex-capo, Mills è un uomo di buone maniere che parla placidamente, esattamente come il professore che è, e proprio per questo i suoi oppositori lo chiamano "il cagnolino di Rawlings", dicendo che un voto per lui non sarebbe altro che un voto per l'ex-presidente.
Non sono pochi a non digerire le ingerenze dell’ex-presidente: qualche anno fa, alcuni giovani dirigenti del NDC che non potevano più reggere il carattere prepotente di Rawlings provocarono una scissione all'interno del partito, abbandonandolo e formando il loro nuovo partito, il Democratic Freedom Party (DFP).
Neanche il NPP sembra privo di contraddizioni interne: dopo il rischio di uno spaccamento del partito durante l'ultimo congresso e dopo mesi di speculazioni, pressioni e pettegolezzi, il 15 agosto Nana Akufo-Addo ha scelto il Dott. Mahamudu Bawumiah, vice-governatore della Bank of Ghana, come vice. Prima dell'annuncio, diversi nomi erano stati fatti come possibili candidati: Hajia Alima Mahama, Ministro degli Affari delle Donne e dei Bambini, Boniface Abubakar Saddique, Ministro delle Risorse Acquatiche, del Lavoro e degli Alloggi, e Alhaji Mohammed Nurudeen Dauda Jawula, ex-Direttore Generale del Ministero della Sanità. Nonostante il Dott. Bawumiah, 44 anni, sia virtualmente sconosciuto all'interno dei circuiti politici, la sua selezione sembra servire a prevenire una frattura all'interno del partito: egli è infatti considerato un candidato di compromesso che può radunare sostegno per il partito nella parte settentrionale del Paese. Inoltre, per i commentatori politici, la scelta del Dott. Bawumiah dovrebbe contenere l'impatto del suo oppositore del NDC, John Dramani Mahama, che continua ad attrarre molti elettori. Al NPP, comunque, sono convinti che le buone prestazioni del Dott. Bawumiah alla Bank of Ghana siano una carta a favore suo e del partito.
Una tendenza preoccupante della campagna in corso è l'introduzione di etnicismo e violenza. Negli anni passati, i periodi elettorali erano occasioni gioiose in Ghana, ma la campagna di quest'anno ha assistito diversi scontri ed il linguaggio politico è spesso stato incivile.
Le violenze sono avvenute soprattutto tra sostenitori del NPP e del NDC, con il NDC che sostiene che la polizia è in combutta con il partito di governo. Molti ghanesi sono talmente preoccupati da aver iniziato ad organizzare preghiere collettive pubbliche per chiedere a Dio che le elezioni siano pacifiche ed una radio di Accra ha anche trasmesso programmi per sensibilizzare i ghanesi sulla necessità di un'elezione pacifica.
Varie strategie sono state impiegate dai partiti per attirare i votanti, ma quella che sembra aver avuto maggiore successo è quella delle 4 squadre adottata dal NPP, capeggiate rispettivamente dal presidente Kufuor, dal vice-presidente Aliu Mahama, da Nana Akufo-Addo e dal Dott. Bawumiah, prevede che esse girino parti diverse del Paese allo stesso tempo in ciò che la leadership descrive come "l'approccio multi-sistema per mantenere il potere", mentre il team di tre uomini del NDC del Prof. Mills, l'ex-presidente Jerry John Rawlings e John Mahama ha una missione simile. Queste elaborate strategie elettorali hanno ricevuto uno stimolo supplementare quando anche le mogli dei candidate presidenziali si sono imbarcate in campagne separate per sollecitare sostegno e voti per i loro mariti. L'unica che non si è gettata nella mischia è l'ex-first lady Nana Konadu Agyemang Rawlings, che, secondo alcuni analisti ghanesi, starebbe protestando contro la scelta del Prof. Mills di John Mahama come vice invece della preferita della signora Rawlings, Betty Mould Iddrisu.
Insomma, chi vincerà? Nonostante ci siano 9 partiti coinvolti, le elezioni sembrano una corsa a due tra Nana Akufo-Addo del NPP ed il Prof. John Atta Mills del NDC. Il terzo incomodo è il candidato del Convention People's Party (CPP, il partito del primo Presidente del Ghana, Kwame Nkrumah, che governò il Paese dal 1957 al 1966), il Dott. Papa Kwesi Nduom, che è stato ministro nel governo di Kufuor in entrambe le legislature. Eppure sembra comunque destinato ad arrivare terzo.
Akufo-Addo è oltremodo sicuro della sua vittoria e la sua sicurezza è stata rinforzata negli ultimi mesi delle grandi folle presenti ai raduni del partito. Ma gli osservatori indipendenti dicono che sarà un testa a testa, che il NDC non è una forza esaurita e che il Prof. Atta Mills potrebbe essere "third-time lucky": di certo, trattandosi della terza volta in cui guida il partito alle presidenziali, l'affabile Atta Mills deve vincere oppure scordarsi di condurre di nuovo il NDC in battaglia.
La posta in gioco è alta, ma i giochi sono ancora aperti.
Fate il vostro gioco allora.*

Per la Mente (Libri):
The Beautiful Ones are not yet born (Avi Kwei Armah);
Two Thousand Seasons (Avi Kwei Armah – un'epica sulla storia dell'Africa e sulla tratta degli schiavi: da molti critici definito banale e verboso, apprezzato dal Premio Nobel Wole Soninka. A chi crediamo?);
The Healers (Avi Kwei Armah);
Why are we so Blest? (Avi Kwei Armah);
Fragments (Avi Kwei Armah);
Anowa (Ama Ata Aidoo);
An Angry Letter in January (Ama Ata Aidoo – poesie);
In My Father's House (Kwame Anthony Appiah);
Cutting the Rose (Efua Doorkenoo – libro sul tema delle mutilazioni genitali femminili. La Doorkenoo è una delle fondatrici dell'associazione FORWARD – Foundation for Women's Health, Research and Development);
Ghana: The Authobiography of Kwame Nkrumah (Kwame Nkrumah);
Sosu's Call (Meshack Asare – per bambini);
Faceless (Amma Darko);
Beyond the Horizon (Amma Darko)

Per le Orecchie (Musica):
Selasee
George Darko
Reggie Rockstone
Obrafour
Daniel Amponsah
Akyeame
Okukuseku
Ashanti Brothers
Hi-Life International

Per gli Occhi (Cinema):
Heritage Africa (Kwa Ansah)

Per il Cuore (Arte):
Momodou Ceesay

Per la Bocca (Cibo):
Jollof Rice (riso servito con pollo e salsa al pomodoro);
Fufu (una specie di polenta fatta con cassava e platano e servita con una zuppa);
Kenkey (impasto di farina di granturco fermentata avvolto in foglie di banana e cotto al vapore);
Akara (fritti di fagioli);
Kontomire (foglie di cocoyam ridotte in purea, spesso servite con un po' di tonno e semi di zucca e condite con olio di palma);
Kelewele (platano fritto speziato);
Gari Biscuits (biscotti alla cassava)



* ho visto le foto dei candidati: così, a pelle, preferisco Mills. Però scommetto che vince Akufo-Addo.