Monday, June 9, 2008

Vita da [sta:ʒ]

questa e' una delle altre notizie che mi hanno abbastanza schifata la settimana scorsa. il 1 giugno ho letto un articolo de Il Manifesto - Quotidiano Comunista dal titolo "La Russa: «Stage anche in caserma». Difesa Calano i volontari e il ministro pensa alle vacanze in mimetica".
cooosa? come se la pratica degli stage formativi non fosse gia' una gran bufala... "servono a far avvicinare i giovani al mondo del lavoro" (quale, se tanto tutti i lavori che ci vengono propinati sono a contratto/a progetto o apprendistato a vita?), "cosi' gli studenti acquistano competenze professionali pratiche e non solo teoriche", "i ragazzi lavorando in azienda, oltre ad imparare un mestiere, acquisiscono una maggiore responsabilita'". quante ne ho sentite di balle del genere. ora, ammesso e non concesso che in un'azienda italiana (ovviamente tralasciado le multinazionali, che pero' raramente fanno convenzioni con le scuole e/o universita'e che non offrono stage al primo che passa) si possa imparare qualcosa dai manager quando la maggior parte delle imprese in italia sono di piccole e/o medie dimensione e, spesso, a conduzione familiare (ergo si lavora non perche' si hanno competenze, ma perche' si e' i figli o i nipoti o i cugini di - piccolo esempio: i vari uffici commerciali esteri in cui trovare una persona che pali un inglese decente e' un miracolo, figuriamoci le altre lingue...), o si e' talmente fortunati da vincere qualche tirocinio all'estero con rimborso-spese nell'ambito di qualche progetto comunitario (e anche li' non e' detto che ti vada di gran c**o - vedi ambasciata d'italia negli eau, che tra l'altro nun paga...) oppure si finisce a fare "esperienza" GRATUITAMENTE in qualche ufficietto o azienduccia dove le improrogabili mansioni affidate allo stagista sono... FARE LE FOTOCOPIE e PREPARARE IL CAFFE'!
mio fratello, che (non per tirarmela, ma ha ripreso da me... bellezza a parte!) e' il genietto della sua scuola, son gia' tre anni che viene spedito a far tirocinio e tutto cio' che ne ha guadagnato e'... ok, diciamo che c'ha solo rimesso tempo, soldi e giorni di scuola. studiando informatica, il primo anno l'anno mandato in un negozietto in cui riparano pc insieme ad altri 5 ragazzi (gia' non c'era molto lavoro, poi, essendo in 5, praticamente facevano la lotta per la sopravvivenza nel loculo dove lavoravano). il secondo anno l'hanno mandato (stavolta da solo, ma a giorni alterni con un altro ragazzo) presso l'internal customer service di una ditta abbastanza grande ed avviata del Gruppo Angelini per aiutare i dipendenti che avevano problemi con il software: per lui e' stata una bella esperienza perche' la ditta e' gestita come una vera multinazionale con tutte le facilities per i dipendenti e tutti i tecnici informatici erano abbastanza giovani e simpatici, pero', dopo aver fatto il training per capire come funzionava il software, ovviamente il suo compito era solo di stare a guardare i tecnici di ruolo (che e' giusto, per carita', ma allora a che serve fare training su un software probabilmente utilizzato da meno di 10 ditte in italia se poi non si puo' neanche mettere in pratica cio' che si e' imparato? e poi, non sarebbe meglio fare stage estivi lunghi 3 mesi e dar la possibilita' agli studenti di mettere in pratica le nuove nozioni, invece di farli di 3 settimane a spizzichi e bocconi mentre si deve anche andare a scuola, studiare e fare interrogazioni e compiti in classe?). quest'anno, nonostante sia al quinto anno e debba prepararsi per l'esame di maturita' (o si dice di Stato ora? boh?), se ho ben capito l'hanno di nuovo scelto per fare lo stage, questa volta... in un'azienda di meccanica! che c'azzecca coll'informatica?!
ora, il caro la russa ha un "sogno" (ha detto proprio cosi' a quanto pare): introdurre stage volontari anche nelle caserme per "correre ai ripari" dopo l'introduzione della leva volontaria.
Cito da Il Manifesto - Quotidiano Comunista: «Due mesi o anche meno di vita militare per riavvicinare le nuove generazioni ai valori che promanano dalle Forze armate. Valori di identità nazionale, di amore per la patria, di attaccamento alle nostre tradizioni e alla nostra cultura, di senso di responsabilità»
«Il mio sogno - ha detto La Russa - è trovare l'occasione per cui tutti i giovani che lo desiderino possano passare un mese e mezzo, magari delle loro vacanze, facendo vita militare, addestrandosi militarmente ma soprattutto moralmente, per l'amore della Patria, per il rispetto della gerarchia, per tutti quei sentimenti che vengono e sono rafforzati dalle Forze armate in Italia»
non pago, il ministro (brrrr) della difesa ha dichiarato di (ri-cito) "voler portare progressivamente in cinque anni il bilancio della Difesa all'1,25% del Pil contro l'attuale 0,9%. «Per il buon funzionamento dello strumento militare - ha affermato La Russa - ci vogliono soldi che negli ultimi anni, ahimè, non ci sono stati». Secondo il ministro la metà degli stanziamenti dovrebbe andare per le esigenze del personale e quanto all'altra metà il 25% per gli investimenti e il 25% per il funzionamento vero e proprio." (quindi praticamente per alzare gli stipendi a generali ed ufficiali vari ed, in tal modo, dare all'esercito piu' appeal agli occhi dei giovani italiani che hanno sempre piu' difficolta' a trovare un lavoro. bravo la russa, scommetto che hai studiato marketing alla scuola del Nano!)
«Se la maggior parte dei soldi che vengono stanziati devono andare alle spese per il personale ne risente la capacità operativa - dice La Russa - sono soldi che non servono per fare la guerra a nessuno, ma per una maggiore sicurezza e un maggior prestigio internazionale» (ecco la lezione americana: per ottenere rispetto sul piano internazionale bisogna fare "i gendarmi del mondo" come diceva mio nonno buonanima - il caro nonno antonio comunque si scagliava contro il presenzialismo dell'amerika nelle guerre internazionali, quasi una paris hilton con l'elmetto e la mimetica. il "maggior prestigio internazionale" si acquisisce in vari altri modi, per esempio scegliendo diplomatici capaci di risolvere crisi e mediare tra culture e/o finanziando progetti di sviluppo seri - altro che lasciare Gino Strada a elemosinare euri da fazio).
un' ultima citazione: "Tra rifinanziamenti delle missioni militari, spese generiche e commesse di acquisto in nuovi armamenti, l'ultima finanziaria firmata Prodi ha stanziato complessivamente per le esigenze della Difesa nel prossimo triennio ben 21 miliardi di euro. […] E' una cifra che colloca l'Italia al settimo posto nel mondo come spesa militare. Le sole missioni all'estero costano almeno 3 milioni 700mila euro al giorno." (beh, scusate il cinismo, ma considerando che quelli che stanno di stanza in iraq ed afghanistan li mandano a svagarsi con le donne qui ad abu dhabi il prezzo ci sta tutto... in piu' le missioni militari non consistono solo dei poveri cristi che stanno nelle zone di guerra - e comunque e' stata una loro scelta entrare nell'esercito - ma anche di tutta una serie di apparati che ruotano intorno e vengono stipendiati profumatamente per dare all'italia "maggior prestigio internazionale")
ora io dico: MA INVESTIRE QUESTI SOLDI NELL'ISTRUZIONE E NELLA RICERCA PARE BRUTTO?
mi sa che alla fine ci conviene a tutti quanti entrare nell'esercito...
p.s.: la parola stage e' di origine francese (sign. "tirocinio, periodo di formazione") quindi si pronuncia [sta:ʒ] e non [steıdʒ], che in inglese significa "palcoscenico"!

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