Wednesday, November 19, 2008

Triste. Triste. Vuota.

non so se avete mai letto Angeli di Solitudine di Jack Kerouac...
nel libro c'e' un haiku scritto da Kerouac (uno dei tanti):

Triste.
Triste.
Vuoto.

ecco, mi sento un po' cosi' dopo aver scritto il post precedente.
mi sento triste, si', a pensare a tante cose (i fatti, le sentenze, la morte di Carlo Giuliani, ma anche le strade che le nostre vite prendono senza che ce ne rendiamo conto...), ma soprattutto mi sento svuotata, come se tutto quello che avevo da dire ormai l'abbia detto.
ho tante idee, tante frasi, tante cose che voglio dire nei post, ma ad un certo punto mi blocco, non riesco a concretizzarle e si smaterializzano... che e' un po' quello che mi succede anche nella vita reale.

l'altro giorno ho buttato fuori tutti quei ricordi per la prima volta ed ora mi sento come se avessi regalato a qualcuno una cosa a me molto cara. era una specie di segreto...
c'ho pensato quando mia sorella nel commento ha scritto "quelle cose che non mi hai mai raccontato": e' vero, loro non sapevano nulla. nella mia famiglia non ne abbiamo mai parlato. mai. forse per rispetto, ma non mi hanno mai chiesto nulla. ed anche con i miei amici non se n'e' mai parlato. forse perche' in fondo non ci riuscivo. solo una volta avevo iniziato a raccontare qualcosa durante un incontro che avevamo organizzato a scuola, ma dopo un po' non sono riuscita a continuare.
sicuramente dallo schermo di un computer e' piu' facile, perche' nessuno puo' vedere le lacrime che rigano le tue guance e farti quella faccia da "poverina, quanto mi dispiace, non sai come ti compatisco" che mi ha sempre dato problemi a parlarne con gli altri.

non sono piu' tornata a Genova dal 21 luglio 2001, ma mi piacerebbe farlo. vorrei vedere se riuscirei a ricordare tutto il percorso fatto in quel venerdi' maledetto, vorrei vedere se tornare mi aiuterebbe a ricordare, ad aggiungere pezzi alla memoria frammentata che ho di quei due giorni terribili. io non ricordo molto, davvero. tutto cio' che ricordo l'ho scritto qui, ma ci sono ancora tanti pezzi che rimangono bui.
e' un segreto che condivide tanta gente, certo, non un segreto mio personale ed esclusivo, eppure continuo a pensare a quello che ho scritto ed al fatto di averlo scritto, quasi come se il fatto stesso di averlo scritto (scritto cosa, poi? ci sarebbero cosi' tante altre cose da dire) sia per me una seduta di terapia dallo psicanalista. come se finalmente fosse un problema risolto, almeno tra me e la mia coscienza.
e quindi mi sento vuota, oltre che triste.

non ho palle per scrivere in questo momento, anche se avrei tante altre cose da dire. chissa', forse mi prendo una pausa. o forse pubblico qualche post che avevo preparato sull'Africa, o magari solo la canzone che continua a ronzarmi in testa in 'sti giorni...

boh, ci vediamo quando mi passa lo spleen.

4 comments:

Uhurunausalama said...

Probabilmente quello che sto per scriverti non ti risolleverà il morale;nutro profondo rispetto per chi è stato a Genova quel terribile luglio mostrando coraggio e ideali che ormai sono sempre più calpestati;anche se purtroppo non ci sono potuta andare mi sono interessata alla questione e ultimamente ci sono stata a genova:ho ripercorso quelle strade,non intenzionalmente e non so descriverti le sensazioni che ho provato:so solo che è stato qualcosa di forte,molto forte (una sorta di dispiacere per non essere stata là);le stesse sensazioni che ieri mi hanno fatto stare di cacca mentre alle iene passavano immagini inedite,mentre ho rivisto carlo prima di morire...
un abbraccio!

Dario (Italianoallestero.com) said...

Mi è piaciuto questo e il precedente post.
Mi è piaciuto tutto.
Una cosa però la dovremo discutere in modo meno emotivo.
Il caso Giuliani.
Per ora non riesco a condividere il dolore, lo confesso.
Non mi piacciono gli estintori, amo le manifestazioni ovviamente.
Scusa il commento ma volevo essere franco.
A presto, fammi sapere.
Un bacio.
Dario

Blogger

Luca Viscje Brasil said...

Cara Clauds,
la tua confessione la definisci un segreto che ti era caro. Spesso ci leghiamo alle cose dolorose. Ti senti svuotata perchè l'hai (secondo me giustamente) esposta a tutti, hai provato a "buttarla fuori". E' normale che per risolvere un conflitto si debba passare attraverso il dolore. Rivivila quella situazione, non fuggirla è l'unico modo per "digerirla". E' chiaro che ti faccia soffrire, ma vedrai che presto ti sentirai meglio.

Un abbraccio forte!

Luca

clauds said...

grazie dei commenti.
lo spleen mi sta passando, tra un po' vi spiego perche'... ;-)

un abbraccio

clauds