e-mail di un amico (italiano) di Abu Dhabi: "In bocca al lupo, in groppa al riccio, in culo alla balena. Insomma break the leg. Stai tranquilla e non preoccuparti."
e-mail di un amico in Italia (che non sentivo da 5 anni e con cui ultimamente ho avuto uno scambio di e-mail. giuro che Facebook in questo caso non c'entra nulla!): "Spero che la vita ti abbia irrobustito bene e ti abbia imparato [sic] ad inquadrare le persone con mezzo secondo di sguardo; sono certo che stai sulla strada giusta perché ho sempre percepito in te una forza e caparbietà non comune:guarda sempre in profondità e non pentirti mai se il tuo sguardo acuto causerà imbarazzi."
io non ci credo che "siamo cio' che mangiamo". credo piuttosto che "siamo chi frequentiamo".
tante persone tra quelle che conosco e frequento ad Abu Dhabi probabilmente si sono fatte l'idea che io sia una misantropa.
ed in parte e' vero. nel senso che, se devo uscire con persone con cui non ho nulla in comune, preferisco stare a casa da sola, cosi' da "frequentare qualcuno che stimo". sono presuntuosa? boh, forse si'! ma la vita e' troppo breve per perder tempo ad uscire con gente con cui bere una birra e dire cinque parole in croce (solitamente "hai visto quella?" "eh si', che gnocca!").
e' successo qualche sera fa che la mia amica F. (cui, nonostante la mancanza di qualsiasi punto in comune con me, voglio bene perche' si e' sempre dimostrata un'amica ed e' una "cara ragazza" -per quanto confusa) mi ha chiamato dicendomi: "Noi stiamo andando a farci una carbonara a casa di D., poi ci trucchiamo ed andiamo al party di Halloween. Vieni?" "No, grazie F. Non mi va." "va bene, se non vuoi venire al party, vieni almeno a casa di D." "No, grazie. Non ne ho voglia. Divertitevi e salutami tutti." "ma dai, vieni! Anche ieri sei stata a casa, vieni cosi' almeno ti svaghi un po'!" "No grazie F., ti ripeto, non mi va di venire. E poi cosi' non mi svago..."
ed e' vero (che non mi svago), perche' sostanzialmente, le persone che frequento (poco) qui, in Italia non le frequenterei mai. anzi, probabilmente non le degnerei neppure di una parola.
perche'? perche' non abbiamo nulla in comune.
ne parlavo ieri sera con G., con cui mi trovo bene perche' anche a lui fa piacere discutere di alcuni temi che piu' o meno mi interessano ed andare un po' piu' in profondita' nei rapporti umani e che ha piu' o meno la mia stessa sensazione: ad Abu Dhabi viviamo in una societa' di plastica, dove anche i rapporti umani sono di plastica, una societa' per mediocri in cui chi osa "volare alto" e' un emarginato. [lungi da me pensare che io sia particolarmente intelligente o una che "vola alto", ma vi assicuro che la media delle persone qui e' "sottoterra" come dice G.]
allora, per non compromettermi moralmente, mi auto-emargino ed esco il minimo indispensabile per non esser tacciata di snobismo.
l'amicizia e' come un delfino.
con alcune persone il rapporto non puo' che essere superficiale, quindi il delfino nuota a pelo d'acqua.
con altre, il delfino capisce di poter andare piu' in profondita', ma c'e' sempre un limite che sa di non poter oltrepassare.
poi ci sono gli Amici con cui sa di potersi spingere alle profondita' piu' remote, e talvolta andare a fondo. ecco, a me ora mancano quegli Amici.
perche', ad Abu Dhabi, il mio delfino sfiora il pelo dell'acqua.
si capisce che ho nostalgia di casa?
p.s.: tutti 'sti delfini e non vi ho neppure parlato del nuovo Atlantis a Dubai... my bad! rimediero' presto, anche se sono sicura che con tutta la pubblicita' che hanno fatto, ne sapete piu' di me...
p.p.s.: oggi e' il compleanno di Stefania... TANTI AUGURI CARISSIMA!
5 comments:
Vita da expat.
Anche io ho frequentato persone che ad un certo punto della ralzione ti dici " ma se avessi continuato a vivere a Milano... ed avessi conosciuto a Milano questa gente l'avrei saremmo diventati amici?"
con il 90% no
e difatti, cambi citta' e te li dimentichi. Ti imparano ( :) ) a farsi dimenticare
era relazione non "ralzione", il resto degli errori sono poesia! Ho deciso cosi'.
Amici con la A maiuscola sono rari da trovare;è raro trovare gente che ti rispetta per ciò che sei e non vuole da te nulla,tantomeno che tu possa cambiare per andargli più a genio;poi ci sono persone con cui stai davvero bene e altre meno ma penso che tutte ci sono di aiuto a capire chi siamo;e anche se non sono proprio affini a noi vale la pena di incrociarle nel nostro cammino.Credo,mi piace sperarlo,che da tutti si possa imparare qualcosa,anche qualcosa di negativo.
Un caro saluto
Non mi lamentavo tanto della vita culturale londinese, ma piuttosto della mia momentanea mancanza di amici. Come hai scritto tu in questo post, "pochi ma buoni" è meglio. Non mi va di uscire solo per bere pinte di birra in un locale con musica orrenda e assordante dove non si riesce neanche a parlare.
Tu fai quello che ti senti di fare: ti puoi svagare anche a casa da sola, anzi... per me delle volte quelli sono i momenti più rilassanti e/o divertenti. Con certa gente puoi mantenere delle relazioni un po' superficiali e con altri approfondire un po' di più, ma se certa gente non ti entusiasma perché cercare di ingannare se stessi e fingere di divertirsi?
Anch'io ho un po' di nostalgia dell'Italia, della mia famiglia e dei miei pochi amici di Treviso (che ti giuro, per ovvi motivi, si contano sulle dita di una mano), anche se non lo vorrei ammettere.
PS: Nell'unico caffè di questo paese minuscolo lavorano dei camerieri che sembrano simpatici, ma c'è sempre troppa gente per parlarci per più di 3 secondi. Oggi che c'era meno gente ho scoperto che uno di loro è algerino! Allora gli ho detto "marhaba", così per ridere e anche perché è l'unica parola araba che mi veniva in mente al momento, ma devo averla detta così male che mi ha risposto che si dice solo in Marocco!?
@ Coq:
e infatti vivere in diverse parti del mondo qualcosa te lo impara!
;-)
errore a parte (che forse e' stato volontario visto che io ed il mio amico usavamo parlare in un misto di dialetto ed italiano aulico -e citazioni dei film di Moretti), penso sia uno degli auguri piu' belli che abbia mai ricevuto...
poi si', alcune persone continuerai a ricordarle anche dopo 20 anni nonostante magari non ci si veda molto, mentre altre vanno solo ad aumentare il numero dei "Facebook friends" e ci si sente una volta all'anno per gli auguri ed un breve aggiornamento dei percorsi di vita.
in quanto umani, tutti gli errori son poesia... ;-)
@ Uhuru:
si', certamente ognuno, nel bene o nel male, ci lascia qualcosa.
e quelle sono persone con cui puoi dire di aver condiviso un pezzetto di vita e che piu' o meno ricorderai sempre (in positivo o in negativo, ma di solito e' in positivo visto che anche gli errori servono a farci crescere e migliorare...).
il brutto e' quando le persone che frequenti non ti lasciano nulla...
@ Stefania:
nell'altro commento scherzavo: so che comunque Londra ha molto da offrire ad una persona curiosa come te.
pero' capisco benissimo cio' che dici. anch'io la penso esattamente come te: se esco con delle persone voglio avere uno scambio, voglio condividere qualcosa (non solo una birra o una sigaretta) e voglio poter imparare qualcosa da loro. altrimenti non ne vedo il fine, visto che io con me stessa sto benissimo ed a casa posso fare cose che mi piacciono e mi rilassano.
sei riuscita a dire esattamente cio' che penso: non ha senso fingere di divertirsi solo per non passare per asociali.
sono stata molto fortunata, perche' quando sono arrivata qui, uno dei miei migliori amici aveva gia' fatto il tirocinio in ambasciata e quindi conosceva gia' diverse persone che mi hanno contattata prima ancora che arrivassi per invitarmi a feste e cene. e sono stata benissimo, perche' erano tutte persone con cui avevo molto in comune. poi loro sono partite ed io ho conosciuto altra gente: ci sono stati un po' di scazzi ed ora non ci sentiamo piu', ma non li rimpiango troppo. poi ci sono alcune persone che fanno parte della mia "prima vita ad abu dhabi" e che stimo molto, ma che, per un motivo o per un altro (di solito gli impegni di lavoro), non sento molto. ed ultimamente sto uscendo con molti italiani (strano, e' la prima volta che frequento italiani quando sto all'estero...), ma i rapporti sono mooooolto superficiali. tutto sommato non mi lamento. continuo a sentire i miei amici in italia ed ogni tanto mi prendo del tempo per vedere le persone con cui sto davvero bene.
in fondo non mi lamento, ci son persone qui che posso considerare buoni amici. il problema e' che questa superficialita' dei rapporti umani e' in realta' insita nel tipo di vita che si conduce qui. e' piuttosto questo che mi sconvolge e che mi preme sottolineare.
penso sia normale avere nostalgia delle persone che sono sempre state presenti nella nostra vita: sarebbe strano il contrario.
comunque, se come dici il lavoro che fai non ti impegna troppo tempo, se posso permettermi ti suggerisco di trovare qualche associazione di volontariato o un lavoretto part-time nel fine settimana... spesso aiuta a crearsi un giro di amicizie un po' piu' "profonde". o altrimenti, se anche i tuoi colleghi son piuttosto giovani, cercate di organizzare delle uscite insieme.
"mahraba" e' solo marocchino??? ma vaaaa!
al massimo digli "as-salamu aleikom" e dovra' risponderti per forza!
dai che gli algerini son simpatici... se poi son cabila ti fanno davvero pisciare sotto quando parlano la loro lingua! pero' occhio che' sono anche "dragueurs"... ;-)
un abbraccio collettivo
clauds
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